mercoledì 5 settembre 2007

Benvenuti

Benvenuti su queste pagine,
questa è la versione 2.0 del sito www.scrittinediti.it, rivista online nata nel 1999 e morta ufficialmente nel 2006. il nucleo storico della rivista si è trasferito su questo blog con l'idea di proseguire il discorso già iniziato e aggiungere qualcosa di nuovo.
Il discorso già iniziato prevedeva la pubblicazione di testi narrativi e poetici di autori inediti e non, la proposta dei lavori di artisti contemporanei e intervistare scrittori che sentivamo particolarmente vicini.
Il qualcosa di nuovo prevede la voglia di interrogarci su cosa ci circonda, l'esigenza di far saltare steccati fra generi (non solo letterari), la volontà di essere trasversali a tutto, di farci attraversare da tutto.
Per un po' questo sito rimarrà come è ora, decongestionato e desertico. Diciamo che ci stiamo organizzando. Tra poco nuove voci e nuove storie. A presto. nell'attesa di bruciare tutti nella stessa fiamma.

5 commenti:

Fabio Orrico ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Fabio Orrico ha detto...

Seduti in un bagno di Rimini si beveva birra in un pomeriggio di primavera. Guardavo due dei nostri redattori parlarsi in linguaggio cifrato. Ogni tanto un frammento del codice mi risultava comprensibile. Irving, Ellroy, Mc Carthy. La conversazione crittografata mi apriva mondi impossibili e mi lasciava un pesante senso di inquietudine, mi chiedevo se sarei mai riuscito nell'impresa di padroneggiare quell'esperanto universale e comunicare finalmente con loro. Ho pensato che potevano essere una guida per l'esplorazione di quel mondo che sbocciava dai loro riferimenti. Poi ho capito che anche io potevo essere una simmetrica guida per altri e diversi riferimenti. C'è il senso del riconoscersi nel vivere lo stare da soli. Noi stiamo da soli nello stesso modo, o quasi. Stiamo da soli in compagnia.

Simone Cerlini ha detto...

Seduti in un bagno di Rimini si beveva birra in un pomeriggio di primavera. Guardavo due dei nostri redattori parlarsi in linguaggio cifrato. Ogni tanto un frammento del codice mi risultava comprensibile. Irving, Ellroy, Mc Carthy. La conversazione crittografata mi apriva mondi impossibili e mi lasciava un pesante senso di inquietudine, mi chiedevo se sarei mai riuscito nell'impresa di padroneggiare quell'esperanto universale e comunicare finalmente con loro. Ho pensato che potevano essere una guida per l'esplorazione di quel mondo che sbocciava dai loro riferimenti. Poi ho capito che anche io potevo essere una simmetrica guida per altri e diversi riferimenti. C'è il senso del riconoscersi nel vivere lo stare da soli. Noi stiamo da soli nello stesso modo, o quasi. Stiamo da soli in compagnia.

Simone Cerlini ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Simone Cerlini ha detto...

E allora vi lascio le mie preferenze a mò di presentazione. Alcune regole base. Dieci titoli complessivi più gli autori classici di riferimento. Per i dieci titoli un autore un libro. Solo libri che sono stati importanti in qualche modo per la nostra vita, non necessariamente i letterariamente più riusciti. Direi anche solo libri pubblicati in Italia dopo la nostra data di nascita. In questo modo non diciamo la nostra età ma lasciamo delle tracce.

- Richard Yates: “Revolutionary Road”
- Vargas Llosa: “Conversazioni nella cattedrale”
- Perec: “La vita. Modi per l’uso”
- Marias “Un cuore così bianco”
- Kristof: “Trilogia della città di k”
- Oates: “Bestie”
- Bernard “Il soccombente”
- Franzen: “Le correzioni”
- Coe: “La banda dei brocchi”
- Lodge: “Il professore va al congresso” (una nota di colore in una lista mediamente deprimente)

Autori classici di riferimento: Borges, Calvino, Levi, Faulkner, Dostoevskij.

Aspetto i vostri, dunque, in questo spazio di Benvenuto.